LE ORIGINI: SENSIBILITÀ, COSTANZA E COLLABORAZIONE

Ripuliamoci

Il progetto nasce dall’amore per la natura di Stefano Ferrari, che nel 2019, durante le sue consuete corse a piedi o in bicicletta, inizia a sentirsi ogni giorno più a disagio nel vedere rifiuti lungo i fossi, i campi e i sentieri.

Il disgusto si trasforma in azione il giorno in cui Stefano comunica alla moglie che uscirà per l’attività fisica con due sacchi per l’immondizia, convinto di riempirli entrambi. Previsione corretta. Da quel momento non si è più fermato, sia nella raccolta della spazzatura abbandonata che nel coinvolgimento di volontari e istituzioni in questa semplice e, allo stesso tempo, ambiziosa iniziativa.

Nei primi mesi del 2021,Stefano crea un gruppo whatsapp (di sola lettura) ed un gruppo Facebook (ReggioEmiliaRipuliamoci). Nasce ufficialmente Reggio Emilia Ripuliamoci.

Reggio Emilia Ripuliamoci non è un’associazione e non ha alcun scopo di lucro, è un semplice ma ben organizzato gruppo di persone accomunate da amore per la natura e senso civico.

Questo progetto di volontariato della nostra città ha infatti già “arruolato” un gran numero di volontari, si è guadagnato la collaborazione di molte Amministrazioni Locali e di Iren.

SVILUPPO DI UNA RETE DI REFERENTI PER ESSERE CAPILLARI NEL TERRITORIO E COORDINAZIONE

Il progetto vede un’ulteriore accelerazione quando Roberto Benelli, dopo la prima esperienza di raccolta, propone a Stefano il proprio totale supporto.Stefano+Roberto

I due capiscono immediatamente di avere una visione comune di come si possa sviluppare il progetto e sulle potenzialità dello stesso.

Entrambi concordano che è necessario creare una rete di referenti locali ma che abbiano come riferimento un fulcro centrale.

Entrambi però capiscono che il progetto si sta espandendo ad una velocità incredibile e sta diventando sempre più difficile mantenere una coordinazione generale. Per questo, Roberto propone di creare un sito web, grazie all’intervento del fratello Fabrizio, dove poter pianificare gli eventi futuri, tenere uno storico degli eventi fatti creando in questo modo un’identità di gruppo.

NON SOLO REGGIO EMILIA

Il movimento, nato a Reggio Emilia, contagia ben presto altre province come Bologna dove Giuseppe Catania è il coordinatore principale.  Anche se i territori sono differenti si è accumunati tutti dallo stesso intento: “Ripuliamoci”.

E’ nato il gruppo Facebook BolognaRipuliamoci, come esiste anche ParmaRipuliamoci e ModenaRipuliamoci.

Son stati creati quattro gruppi per riuscire a coinvolgere e far interagire persone della stessa provincia.

AMORE PER L’AMBIENTE E SENSO DI APPARTENENZA

Quella sensibilità, che porta a fare qualcosa di concreto per l’ambiente, è stata anche in grado di creare un profondo senso di appartenenza tra sconosciuti, spesso molto diversi tra loro. Persone accomunate dal desiderio di offrire il proprio contributo per vivere un mondo migliore, da lasciare in eredità alle generazioni future.

Ripuliamoci fa riferimento alla pulizia del territorio, ma è altresì un’azione di pulitura più astratta e profonda, legata al recupero del rapporto con la natura e di una socialità più diretta e genuina, capace di contrastare il l’individualismo e di stimolare l’azione, invece dell’inerzia e delle critiche non costruttive.

“Dove togli un rifiuto può nascere un fiore” è la frase che accompagna la presentazione del logo di Reggio Emilia Ripuliamoci sulla pagina Facebook, a simboleggiare la potenzialità di ogni piccolo gesto e accennare a uno dei prossimi obiettivi del gruppo: promuovere la piantumazione di nuovi alberi nelle aree verdi bonificate.

Altro obiettivo del Gruppo Ripuliamoci sarà quello di avere un approccio costruttivo e collaborativo con le scuole locali al fine di sensibilizzare le nuove leve alla tematica ambientale.

GLI APPUNTAMENTI E LE MODALITÀ DI ADESIONE

Al momento le spedizioni ecologiche si svolgono principalmente nel week end, ovviamente nel pieno rispetto delle normative anti- Covid.

Nell’arco della settimana è possibile venire a conoscenza degli eventi organizzati tramite la chat whatsapp (per farne basta scrivere a Stefano al 340/7736476), il vari gruppi Facebook o consultando semplicemente questo sito internet (nella sezione prossimi eventi).

Ogni uscita è preceduta da un briefing in cui l’organizzatore dell’evento spiega le modalità di raccolta, risponde alle domande e sottolinea l’elemento che deve essere alla base della singola azione: la sicurezza di ciascun volontario, a prescindere dall’età. Nel gruppo, infatti, sono attivi uomini e donne la cui età media va dai 35 ai 55 anni, ma sono presenti anche famiglie con bambini under 10 e nonni over 70.

Per aderire agli eventi basta solo presentarsi ad uno dei punti di ritrovo indicati (circa a metà di ogni settimana) attrezzati di gilet ad alta visibilità, guanti e pinza.